Un massaggio per Cartagena (Colombia, 2016)
Cartagena. La vista che si offre agli occhi dalla sommità del Santuario della Popa è la stessa di Bogotà: una città divisa in tre settori. Con una unica differenza: stavolta c'è l'oceano a dare un confine allo sguardo.
Sicuramente una attrattiva turistica molto allettante, sulle cui rive c'è sempre qualcuno che cerca di venderti qualcosa: molluschi, pesce crudo o i classici braccialetti.
Le donne offrono un massaggio.
La spiaggia sembra ancora un altro mondo: capanne, hostal, costruite a pochi passi dalla riva, tra le palme, offrono un alloggio temporaneo ai turisti.
Colombiani, hippy dell'ultima ora, alternativi veri o presunti gestiscono questi hostal.
Prima di arrivare la mare si attraversa un villaggio di povertà. Altre capanne costruite tra le piante che non sono come gli hostal: pali di legno tirati su alla meglio, un telo di plastica come tetto e rifiuti ovunque. Un odore di legna bruciata accompagna il naso fino a che non è sostituito dalla salsedine. E' l'odore del fuoco acceso servito a qualcosa.