NELLA BOTTEGA DEL LIUTAIO 

Luca Piccioni, liutaio e liutista (Assisi)


Oggi entrando nella bottega di un liutaio si prova la sensazione di sentirsi fuori posto e, soprattutto, fuori dal tempo.

Una spirale di odori, legni di diverse provenienze e un silenzio "meditativo", rotto solo dalla radio che parla, contribuiscono a far rivivere (eccetto la radio, ovviamente!) le atmosfere di qualche secolo fa.

È la bottega del maestro Luca Piccioni, un giovane artigiano di Assisi che dopo essersi diplomato in chitarra classica al conservatorio, decide,di costruirsi prima una chitarra e poi un liuto.

Procediamo per ordine.

Chi decide di imparare chitarra classica al conservatorio deve, inevitabilmente, studiare le trascrizioni per liuto: qui inizia la passione di Luca per la musica antica, la stessa che lo ha guidato verso il liuto.

Nella costruzione dello strumento entrano in gioco, da sempre, conoscenze che sfiorano l'esoterico: mantenere le proporzioni geometriche e matematiche anche a discapito del volume sonoro (diventato un problema del presente perché abituati a livelli di volume troppo, troppo alti).

La ricerca dei legni migliori, l'acero marezzato, l'abete della Val di Fiemme che il freddo fa crescere lentamente; colle e vernici naturali ottenute attraverso lo studio della liuteria antica, tutto per mantenere un legame filologico col passato. Più difficile per la riproduzione di liuti medievali perché esistono solo fonti iconografiche, più "semplice" per quelli rinascimentali di cui sono giunti, dal passato, esemplari integri.

Intagliare la rosetta (il foro sulla tavola armonica) a mano richiede grande perizia  pazienza. Un dedalo di intarsi che sembra ricamato ad ago e filo, trine scolpite nel legno. Cesellando finemente la tavola armonica dello strumento prende forma, ogni volta, una regolarità diversa ma sempre preziosamente rigorosa. Si potrebbe ricorrere all'aiuto della tecnologia laser per una perfezione al limite del divino, ma non si riconoscerebbe più l'uomo all'interno dell'oggetto, sono le imperfezioni umane a renderla perfetta.

Legnami ricercati, vernici ricavate da ricette originali, dedizione e maestria, rispetto delle regole matematiche sono tutti gli "ingredienti" che si ritrovano, ancora oggi, nella realizzazione di fedeli riproduzioni di strumenti musicali d'epoca.

Un opus alchemicum, un processo di alchimia, alla ricerca della pietra filosofale che, però, non sarà in grado di impedire la fisiologica corruzione della materia ma almeno potrà essere di ostacolo alla corruzione dello spirito.

Differenti strumenti rivivono nella bottega del liutaio: chitarre rinascimentali e barocche, liuti medievali e rinascimentali, chitarrini e altri strumenti a pizzico.

Luca Piccioni è un ottimo liutaio, formatosi sotto la guida del maestro Vincenzo Cipriani, e un perfetto liutista.